§ 1. Tempus continuum intellegitur quod nullam patitur interruptionem.
§ 2. Tempus utile intellegitur quod ita ius suum exercenti aut persequenti competit, ut ignoranti aut agere non valenti non currat.
§ 1. Per tempo continuo s’intende quello che non può subire alcuna interruzione.
§ 2. Per tempo utile s’intende quello che compete in modo tale a chi esercita o persegue il suo diritto, che non decorra per chi ignora o non può effettivamente agire.
§ 1. Continuous time is understood as that which undergoes no interruption.
§ 2. Useful time is understood as that which a person has to exercise or to pursue a right, so that it does not run for a person who is unaware or unable to act.
§ 1. Por tiempo continuo se entiende aquel que no admite ninguna interrupción.
§ 2. Por tiempo útil se entiende el que concierne a quien usa o reclama su derecho, de tal manera que no corre para quien ignora o no puede reclamar.
§ 1: c. 35.
§ 2: c. 35.
Il tempo può essere inteso in senso continuo oppure utile. Il tempo, inteso in senso cronologico, corre in modo continuo e omogeneo, senza nessuna interruzione, compresi, per esempio, anche i giorni festivi. Il tempo continuo è indivisibile: trenta giorni intesi in senso continuo sono trenta giorni continui come da calendario. Il tempo utile, invece, è il tempo di cui uno può disporre di fatto per esercitare o perseguire il proprio diritto, per cui non scorre se uno ignora di poter o dover agire o non può effettivamente agire. Così il tempo utile non comprende i giorni in cui uno non sapeva la notizia della vacanza dell’ufficio, i giorni festivi, oppure i giorni in cui uno è stato impedito o impossibilitato ad agire per malattia o prigionia. Il tempo utile riprende a correre quando il soggetto per il quale è costituito riprende a conoscere di poter o dover agire ovvero quando può effettivamente riprendere ad agire. Nel tempo utile il tempo comincia a decorrere dalla mezzanotte (ore 0:00) del giorno seguente; non vengono cioè computate le ore del giorno già iniziato. Anche se il can. 201 non ne parla, al tempo continuo si contrappone anche il tempo intermissum (cf, per esempio, cann. 395 § 2, 533 § 2, 649 § 1) ossia il tempo che si computa attraverso la somma di periodi di tempo staccati l’uno dall’altro. Per esempio, per quanto riguarda il noviziato è prevista una durata di dodici mesi: non è necessario però che questo tempo scorra continuo dall’inizio alla fine; può essere continuo o anche interrotto, l’importante è che la somma dei diversi periodi, anche staccati tra loro, dia il periodo prescritto. Come distinguere in quali casi il tempo è continuo e quelli nei quali è utile. Un primo evidente criterio è dato dallo stesso legislatore che espressamente e esplicitamente stabilisce che il tempo deve essere computato come utile (cf, per esempio, cann. 159, 162, 165, 177 § 1, 179 § 1, per il conferimento di uffici ecclesiastici; 1460 § 3, 1505 § 4, in materia di diritto processuale; 1734 § 2, 1737 § 2 in materia di ricorsi amministrativi; 1744 § 1, in materia di rimozione di parroci). In altri casi lo stesso legislatore avverte esplicitamente che il tempo previsto è continuo: cf, per esempio, cann. 26, 395 § 1, 533 § 2, 649 § 1. Se il legislatore non indica se il tempo debba essere computato come utile o come continuo, in dottrina, si ritiene che il tempo debba essere computato come continuo. Anche in caso di dubbio il tempo va computato come continuo: si tratta di una presunzione iuris tantum che ammette dunque la prova contraria. Ragionevole anche la posizione di chi ritiene che, in assenza di una norma che lo indichi esplicitamente, chiunque sostenga a suo favore o contro altri la continuità o l’utilità del tempo sia onerato dal dovere della prova.
A.P. Marcello, The Computation of Time: A Canonical Overview, in Studia canonica 51 (2017) 207-250; G. Montini, Commento a un canone. Il tempo utile (can. 201 § 2), in QDE 16 (2003) 81-101.
Communicationes 3 (1971) 93; 6 (1974) 53; 9 (1977) 237; 19 (1987) 193-202; 20 (1988) 95-97, 118-119; 22 (1990) 263-264; 23 (1991) 52-53, 70-71, 106-107, 123, 269-270, 297-298.